Ultima modifica: 23 Febbraio 2017

Mission

La riforma dei Professionali, dentro il più ampio riordino dei cicli della scuola secondaria, rappresenta un’occasione preziosa per ripensare l’offerta formativa del nostro Istituto, in un contesto socio-economico profondamente mutato, sia a livello locale che nazionale ed internazionale.

Gli attuali corsi del Marconi sono confluiti nel settore denominato Manutenzione e assistenza tecnica, in attesa che una riflessione interna all’Istituto e la definizione più chiara delle figure professionali previste dopo il primo biennio determinino la scelta di opportuni percorsi formativi. Da questo punto di vista sarà decisivo il dialogo con le realtà economiche e imprenditoriali per definire le direzioni di un’offerta formativa congruente con i bisogni del territorio.

Il rapporto tra scuola e territorio è anche il metodo fondamentale per ripensare un’offerta formativa che integri saperi teorici e abilità pratiche, valorizzando le diversità di apprendimento degli studenti. Chi si iscrive in un professionale ha infatti un’attitudine ad un apprendimento induttivo, che arriva alla definizione teorica attraverso un approccio esperienziale alle discipline: la laboratorialità definisce un approccio e un metodo per tutti, non solo per l’area tecnico-professionale, ma anche per l’area comune. C’è un modo di insegnare la matematica o l’italiano in un Liceo che non può essere trasferito ai professionali, semplicemente decurtando contenuti o abbassando gli standard richiesti: questo tipo di insegnamento mortifica i ragazzi, li conferma in un’autocoscienza diffusissima di essere studenti di serie B. Occorre invece che il metodo induttivo informi tutti gli approcci disciplinari: si può insegnare la fisica partendo dalla legge o dall’esperimento di laboratorio. E’ questo che supera l’obsoleta divisione tra area comune e area di indirizzo. Da questo punto di vista le esperienze di stage, le visite aziendali diventano preziose se sentite in nesso profondo con il lavoro in classe, non come un’aggiunta.

Insomma è necessario, come indicato dalle Linee guida della riforma, che lo scopo del Professionale – imparare a lavorare – si realizzi metodologicamente con un imparare lavorando. E’ questo che permette di formare una persona in cui le competenze professionali e pratiche sono corroborate da coscienza di sé, consapevolezza culturale del mondo in cui si vive e capacità relazionale e comunicativa.

Le caratteristiche distintive dei Nuovi Professionali sono dunque la Didattica Laboratoriale E Il Rapporto Con Il Territorio.

Didattica laboratoriale

Didattica laboratoriale non vuol dire solamente uso dei laboratori, ma un metodo di lavoro che si può sintetizzare nell’espressione “imparare lavorando”, motto che condensa conoscenze, competenze, abilità e dimensione etica.

In questo senso ogni Consiglio di classe è chiamato ad attivarsi per dare vita a progetti sperimentali di questo tipo, allo scopo di

integrare le competenze derivanti da diverse discipline
spingere gli studenti alla socializzazione e all’inserimento scolastico
facilitare l’apprendimento attraverso una didattica più coinvolgente
Un ulteriore aiuto agli studenti è fornito attraverso la produzione da parte dei docenti di materiale didattico che rispecchi il lavoro svolto in classe, in modo da essere un continuo punto di riferimento per gli studenti. In prospettiva esso si pone come sostituto del classico libro di testo, abbattendo anche il costo per le famiglie.

Rapporto con il territorio

Il rapporto con la realtà territoriale in cui l’Istituto si trova a operare è inteso non come percorso univoco dall’Impresa alla Scuola, ma come relazione reticolare e di interconnessione, per arricchire l’offerta formativa di uno specifico comprensorio.

A questo livello si svilupperà quanto già avviato negli anni scolastici scorsi, tuttavia l’organizzazione del rapporto con il territorio è in progress e dunque non può cristallizzarsi alla data attuale e prende forma funzionale nella costituzione del Comitato Tecnico Scientifico, che opera al Marconi dal gennaio 2012. Negli anni passati sono stati membri del Comitato: FIL, Unione Industriali, Camera di Commercio, CNA, Estraclima, Indesit, Schneider Electric, Sirio.

Sono state inoltre attivate convenzioni formalizzate con Estraclima, con Schneider Electric e con Indesit Company, oltre a una collaborazione istituzionale con Sirio, ACI e gli Enti Economici del Territorio, come Unione Industriali, C.N.A, F.I.L. e Camera di Commercio. Sono stati inoltre stabiliti rapporti con Misericordia, Sportello Energia della Provincia, Istituto Nazionale del Rame, Selex Galileo, Arval, Lamma, KME.

Con queste Imprese e con gli Enti la collaborazione ha assunto varie forme, fra cui lezioni interne, lezioni esterne, visite a impianti, alternanza scuola-lavoro e altro.

Da questo anno scolastico è stato inoltre stipulato un accordo di rete con l’Istituto Professionale Datini, che prevede la compartecipazione a vari progetti, con conseguente razionalizzazione delle risorse disponibili.

In questo quadro rientra una prima importante iniziativa. E’ stato approvato un protocollo d’intesa tra i due istituti e il CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana), un’associazione di volontariato gestita da 31 associazioni della regione, che ha lo scopo di promuovere, sostenere e qualificare l’attività di volontariato. In base a questo accordo vengono inseriti alcuni alunni in ambienti dove possano trovare l’occasione di esperienze concrete e pratiche, legate in maniera attiva al mondo del volontariato. Tali esperienze hanno come obiettivo quello di accogliere gli alunni dei nostri Istituti all’interno delle associazioni di volontariato aderenti alla DELEGAZIONE CESVOT di Prato. Si prova così a dare una seconda occasione educativa ai ragazzi che non hanno mostrato interesse a frequentare attivamente le ore scolastiche, creando appunto dei percorsi che possano offrire un’opportunità di crescita dell’individuo e di sviluppo della propria autostima, in alternativa alla mera punizione della sospensione.

Negli ultimi due anni l’Istituto si è impegnato a progettare la costruzione del Nuovo Professionale adeguato alle esigenze del territorio e alla nuova realtà in cui ci troviamo a operare. Sono state poste le fondamenta di questo Progetto, in modo tale che dopo il Biennio Comune, gli ultimi tre anni permettano ai nostri studenti di avere un diploma spendibile e non più ancorato a una realtà superata. I diplomi che verranno rilasciati sono il frutto di uno scambio con i numerosi Enti Economici sopra nominati.

I Corsi attivati sono i seguenti:

  1. Manutenzione e assistenza tecnica
  2. Manutenzione e assistenza tecnica: opzione Manutenzione mezzi di trasporto
  3. Promozione Commerciale e Pubblicitaria

 

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